“Oggi con questo gesto intendiamo ribadire la nostra posizione, chiara e indefettibile: la Lazio ha sempre represso certi fenomeni, con iniziative nelle scuole. Da oggi intendiamo promuovere un giorno ogni anno in cui portare 200 ragazzi ad Auschwitz”. Lo ha detto Claudio Lotito, presidente della Lazio, dopo aver deposto una corona di fiori in Sinagoga, in risposta agli adesivi antisemiti degli ultrà laziali domenica all’Olimpico.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha parlato con il Ministro dell’Interno di quanto accaduto all’Olimpico. Minniti, si legge in una nota del Quirinale, gli ha assicurato grande impegno per individuare i responsabili di un comportamento così ignobile affinché vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi.
“Ci sono delle cose incredibili che continuano ad accadere come, ad esempio, che un gruppo di ultrà di una squadra di calcio pensi di scherzare sulla storia e la figura di Anna Frank”, ha commentato il premier Paolo Gentiloni. “E’ successo – ha aggiunto – qualcosa di incredibile, inaccettabile, da non minimizzare e da non sottovalutare. Non sottovalutiamo i rischi del diffondersi di tensioni nel nostro tessuto sociale”.
Il volto e le pagine del diario di Anna Frank, la sua storia di sofferenza e di morte a opera della barbarie nazista, hanno commosso il mondo. Utilizzare la sua immagine come segno di insulto e di minaccia, oltre che disumano, è allarmante per il nostro Paese, contagiato, ottanta anni addietro, dall’ottusa crudeltà dell’antisemitismo”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito alla vicenda degli adesivi con l’immagine di Anna Frank con la maglia della Roma, e scritte antisemite di ogni tipo. Ad attarli in Curva Sud allo stadio Olimpico sono stati alcuni tifosi laziali (la Nord, quella tradizionale dei sostenitori biancocelesti è squalificata per razzismo) dopo la partita col Cagliari.
Gli adesivi e i volantini offensivi sono stati rimossi in mattinata dagli addetti alle pulizie dello stadio in vista della gara di mercoledi’ della Roma con il Crotone. Immediata la protesta della comunità ebraica romana.
La vicenda è all’esame della procura della federcalcio guidata da Giuseppe Pecoraro. Lo apprende l’Ansa. Con ogni probabilità Pecoraro aprirà un’indagine sulla vicenda.
Confermata la visita della Lazio alla Singoga di Roma: alle ore 12 di oggi una delegazione biancoceleste con in testa il patron Claudio Lotito, accompagnato dal portavoce Arturo Diaconale e da due giocatori, i brasiliani Felipe Anderson e Wallace, faranno visita all’esterno del tempio ebraico romano dove deporranno una corona di fiori. Il gesto, a quanto si apprende da ambienti biancocelesti, è un segno di amicizia e di condanna verso qualsiasi forma di razzismo e antisemitismo a seguito del ritrovamento di adesivi antisemiti affissi dai tifosi laziali in Curva Sud durante Lazio-Cagliari di domenica sera.
Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme, definisce “sconvolgenti, miserevoli, ripugnanti” gli insulti antisemiti da parte degli ultrà laziali. “Non ci sono parole per condannare un gesto così vergognoso. Si banalizza la Shoah, si trasforma un’immane tragedia in una semplice bega fra tifoserie”. Zuroff, pur comprendendo “l’impatto simbolico” di giocare con la Stella Gialla sulle maglie,come proposto da Renzi,ha detto: “non aggiunge conoscenza:meglio far visitare Auschwitz ai giocatori”.
“Una piccola minoranza non può gettare fango sul grande cuore degli ultrà”, ha detto il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Ad Amatrice “gli ultrà di tutta Italia – dice Pirozzi -hanno fatto cose straordinarie. Si tende sempre a far vedere gli scemi, a non mettere in risalto il cuore di queste persone venute qui a scavare nelle macerie:hanno portato solidarietà, stanno facendo degli impianti sportivi”.
“Vergogna. È assurdo. Siamo al paradosso“. Parole durissime di condanna e di solidarietà alla Comunità ebraica di Roma sono state espresse stamane da mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo. “Stiamo sottovalutando l’antisemitismo risorgente in diversi modi”, dice al Sir: “Non è possibile dimenticare ciò che è avvenuto soprattutto usando il nome, la storia e il dramma di Anna Frank in questo modo. Penso veramente che bisogna vergognarsi, che l’unica parola è: vergogna”.
“Non posso non condannare fermamente ciò che accaduto a Roma dove un gruppo di hooligan ha usato l’immagine di Anna Frank per offendere tifosi di un’altra società”, ha commentato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in plenaria a Strasburgo. Tajani ha definito l’episodio “un fatto grave: ognuno ha diritto di essere praticante della propria religione e le comunità ebraiche fanno parte della nostra Unione. Credo che l’antisemitismo debba restare soltanto un’orribile esperienza del nostro passato”.
“Se fossi il presidente di una squadra di calcio domani farei mettere sulle maglie la Stella di David al posto dello sponsor #annafrank”, scrive su Twitter il segretario del Pd Matteo Renzi, dopo la vicenda del fotomontaggio dei tifosi della Lazio con il volto di Anna Frank e la maglia della Roma.