Un commedia brillante in salsa surreale e lirica e un titolo altamente poetico. A quattro anni dall’esordio con “L’arbitro”, che a partire dal Festival di Venezia riuscì a conquistare il favore di pubblico e critica, Paolo Zucca è tornato sul set per girare “L’uomo che comprò la luna”. Nel cast la bravissima Angela Molina, Benito Urgu, Jacopo Cullin, a cui è stata affidata la parte principale, poi ancora Lazar Ristovski, attore di “Underground” di Kusturica, Stefano Fresi, Francesco Pannofino. Coproduzione italo-argentina, girato fra Cagliari, Oristano, San Vero Milis, Cabras e Buenos Aires, è un viaggio tra poesia e autoironia nella cultura e tradizioni della Sardegna popolata da eroi e miti del passato. Da Grazia Deledda a Eleonora giudicessa d’Arborea, da Gramsci a Emilio Lussu, e ancora Amsicora, Alagon, Sant’Efisio, figure emblematiche di una forte identità culturale.
La storia ruota attorno a una missione da compiere per Kevin (Jacopo Cullin), agente in missione speciale e segreta che assume diverse identità, dal finto biondo milanese al sardo balente per scoprire una identità sarda che va otre i cliché.
Kevin deve scoprire a Cuccurumalu, paesino dell’entroterra immaginario come nella tradizione letteraria sarda, chi è entrato in possesso dei diritti di proprietà sulla luna.
“L’uomo che comprò la luna – racconta Jacopo Cullin durante una pausa sul set di questi giorni a Cagliari, aperto ai giornalisti – è il percorso interiore di questo personaggio per riappropriarsi di quei valori e di quella sardità rinnegata”. Il nuovo film del regista oristanese, in lavorazione ancora per quattro settimane, sarà pronto presumibilmente nell’autunno del 2018 distribuito da Lucky Red. Dal Sinis dell’oristanese, la troupe si è spostata nei giorni scorsi a Cagliari, in un archivio segreto dove due uomini di una fantomatica Agenzia per la sicurezza Euro atlantica del Nord Italia (Stefano Fresi, Francesco Pannofino) sotto l’egida degli Usa trovano i documenti utili per la missione.