“Questa notte alcuni di noi hanno subito un tentativo di aggressione di fronte alla facoltà di Scienze Politiche da una ventina di sedicenti antifascisti armati di spranghe e mazze”. Lo denunciano i militanti di Casapound in un comunicato. L’episodio, secondo i rappresentanti del partito di estrema destra, si sarebbe verificato dopo le minacce lanciate dal Coordinamento antifascista cagliaritano, “che preannunciavano pubblicamente la ‘creazione di situazioni di tensione’ in vista dell’inaugurazione della locale sede di CasaPound”.
“I militanti di CPI – continua la nota – si sono recati in viale Fra Ignazio per prendere visione delle scritte minatorie di stampo mafioso indirizzate al vicepresidente nazionale Simone Di Stefano ed al responsabile locale Vittorio Susinno, della cui comparsa erano stati allertati nel pomeriggio, quando all’imbocco degli ingressi di Economia una ventina di appartenenti al coordinamento antifascista è uscita da dietro il bar vicino in assetto da guerriglia, brandendo mazze e spranghe e lanciando pietre all’indirizzo dei militanti a bordo delle loro auto, causando danni alla carrozzeria. Nessuno dei militanti di Casapound ha riportato ferite”.
“Solo la prontezza di riflesso dei nostri militanti ha evitato esiti ben peggiori della trappola di questa notte – dichiara Fabio Corrias, responsabile regionale di CPI – ribadiamo che ogni tentativo di intimidire CasaPound sul territorio servirà esclusivamente da ulteriore sprone per moltiplicarne le attività, sabato la festa di inaugurazione della sede sarà solo l’inizio di questa promessa”.