“Il Senato metterà in discussione nei prossimi giorni la legge di ratifica della Carta Europea delle Lingue minoritarie e regionali. Il testo, infatti, così come licenziato dalla commissione congiunta Esteri-Affari Istituzionali, è debolissimo e non garantisce il livello di tutela necessario per la sopravvivenza del sardo, non prevedendo, tra l’altro, alcuna forma di garanzia per l’insegnamento scolastico e la diffusione attraverso i mass media”.

Lo denuncia il consigliere regionale di Art.1-Sdp, Paolo Zedda. L’esponente della maggioranza di centrosinistra lancia, quindi, un appello al governatore Francesco Pigliaru e al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, ai parlamentari sardi, agli amministratori locali a ai sardi “perché si attivino a permettere il rafforzamento del testo”.

“E’ una occasione storica dalla quale dipenderà, con forte probabilità, il futuro della lingua di Eleonora d’Arborea, nostra e, se avranno sorte, dei nostri figli – osserva -. Se il testo di legge, invece, passasse così come è stato presentato all’esame delle Camere, suonerebbe come una sentenza di condanna alla probabile scomparsa”.