Orgoglioso della sua squadra. Questo il Mauro Giorico del dopo Arzachena-Alessandria: “Complimenti ai ragazzi che stanno dando tutto“. Un riconoscimento che viene fuori dal cuore. “Per come eravamo messi questo è un punto che vale oro colato. Ovviamente non vuol dire che non ce lo siamo meritato“. E giù con l’analisi dela sfida. “Abbiamo rischiato pochissimo cercando in ogni circostanza di ripartire. Avevamo davanti una grandissima squadra“. Formazione rimaneggiata. “Se Bertoldi fosse stato bene Lisai non avrebbe giocato perchè non era ancora in condizione. Vano si è allenato tutta la settimana a parte per una botta presa con il Gavorrano. Sanna non è ancora a posto“. La battuta che segue suscita la risata dei giornalisti presenti: “Se l’Alessandria ci avesse prestato 5 o 6 giocatori potevamo cercare di ribaltare la partita“. Prima gara di un trittico di fuoco. “Domenica andremo a Carrara per poi disputare il derby con l’Olbia. Dovevamo per forza fare almeno un punto. Ieri ho detto che avremo dovuto iniziare a dare importanza anche ai pareggi e così è stato“. Anche se l’Arzachena non ha badato solo a difendersi: “Siamo stati bravi a non concedere loro occasioni, ma noi abbiamo avuto almeno tre chiare opportunità per segnare“. Le ultime due parole sono emblematiche: “Sono soddisfatto“.

Luca La Rosa ha disputato una partita di quantità industriale a centrocampo: “Un punto importantissimo che muove la classifica e ci consente di dare continuità ai risultati“. Schieramento rimaneggiato. “Abbiamo fatto una grande fase difensiva ripartendo ogni qualvolta si creava la possibilità“. 13 punti in 9 giornate. “Affrontiamo una partita alla volta. A Carrara sarà una guerra come oggi. Speriamo di recuperare gli acciaccati”.

Giuseppe Nuvoli ha orchestrato da par suo in mezzo sacrificandosi in un faticoso lavoro di rottura: “Grande prestazione contro un avversario fortissimo. Abbiamo sfruttato le loro attuali evidenti difficoltà per portare a casa un ottimo pareggio, ma potevamo anche fare gol“. Tattica perfetta. “La partita era quella. Dovevamo stare corti, chiudere gli spazi e ripartire“. Per finire con un’affermazione che dice tutto: “Noi diamo sempre tutto sul campo“.