Il presidente brasiliano Michel Temer ha deciso oggi di revocare lo status di rifugiato politico concesso a Cesare Battisti, che potrebbe dunque essere estradato in Italia se il Supremo Tribunale Federale non gli concede l’habeas corpus richiesto dai suoi avvocati. Lo ha reso noto il quotidiano Folha de Sao Paulo. Gli avvocati dell’ex membro dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) avevano presentato una richiesta di ‘habeas corpus’ (istituto giuridico a tutela delle libertà individuali) al Supremo Tribunale federale (Stf) a settembre, e una seconda richiesta dopo il suo arresto a Corumba, nel Nord ella Bolivia, il 5 ottobre scorso. I legali dell’ex terrorista hanno sottolineato che una risposta alla loro richiesta deve essere presa al più presto alla luce delle notizie secondo le quali il governo italiano ha chiesto a quello brasiliano di concedere l’estradizione di Battisti. Secondo fonti vicine a Temer citate dal quotidiano, se Luis Fux (il magistrato dell’alta corte che deve esaminare il caso) tardasse troppo nel prendere una decisione, l’ufficio legale della presidenza potrebbe emettere un parere ufficiale che renderebbe inevitabile l’estradizione di Battisti verso l’Italia. Le stesse fonti hanno spiegato che comunque “l’opzione meno probabile” è che il Stf conceda all’ex terrorista l’habeas corpus come richiesto dai suoi avvocati. Se la richiesta presentata fosse accolta Battisti potrebbe continuare a vivere in Brasile