Un gol a freddo condanna un’ottima Arzachena alla sconfitta all’Arena Garibaldi. Un’altra grande prova degli uomini di Giorico non è stavolta sufficiente ad alimentare la classifica. Il ko con il minimo scarto nonostante l’inferiorità numerica per gran parte della ripresa (espulso Aiana) accresce le recriminazioni, anche perchè nemmeno in questa occasione gli smeraldini sono stati messi sotto dall’avversario, un’autentica corazzata che si è esibita davanti a 6.500 spettatori.

Giorico conferma l’undici vittorioso con il Monza e porta in panchina anche Sanna ancora sofferente per uno stiramento. Avvio choc. Al primo affondo Il Pisa passa con un siluro di sinistro di Giannone dal limite assolutamente imparabile. Una doccia gelata che l’Arzachena assorbe immediatamente iniziando a giocare., con i toscani che si affidano a lanci per il centravanti Negro. Al 12′ primo tentativo biancoverde: autore Curcio con una conclusione mancina parata da Petkovic. Brutta tegola al 25′ quando capitan Bonacquisti deve lasciare la contesa per infortunio.

Al suo posto Aiana che va sull’out di destra con Nuvoli che si sposta in mezzo. L’episodio non scalfisce l’atteggiamento gallurese che si manifesta con fraseggi ragionati e improvvise accelerazioni per le punte. Al 27′ la rasoiata di Bertoldi trova un’impercettibile deviazione con la sfera che si perde di poco a lato. Dopo la mezzora il ritmo cala, ma non il leit motiv del match con l’ Arzachena che fa la partita e al 37′ costruisce una chiarissima occasione da gol. Casini sventaglia a sinistra per Nuvoli che di prima serve Peana per un perfetto cross sul dischetto dove Curcio indirizza di sinistro un diagonale insidioso che Petkovic non trattiene: sulla palla arriva Vano ma il portiere di casa riesce fortunosamente a sventare la minaccia.

Le frequenti interruzioni causano 4 minuti di recupero ma si va al riposo sull’ 1 a 0 per i nerazzurri. La ripresa si apre con una buona opportunità per i locali. Punizione dal limite di Giannone che Ruzittu ribatte con i pugni: si accende una mischia risolta da La Rosa. Sul capovolgimento Curcio vede lo scatto di Bertoldi anticipato da Petkovic che esce fuori dall’area. A questo punto l’Arzachena prende il pallino e il Pisa è costretto nella propria metà campo pur senza rischiare. Al 17′ la seconda ammonizione di Aiana obbliga i biancoverdi ad affrontare il finale in 10 contro 11.

Gautieri inserisce forze fresche e al 24′ Ruzittu è portentoso nel deviare con un gesto felino il tocco di Masucci nell’area piccola che pareva destinato al fondo del sacco. La prodezza dell’estremo carica l’Arzachena che nel giro di 60 secondi per due volte va vicina al pareggio. Al 25′ splendida accelerazione di Bertoldi che fa partire un destro a scendere con Petkovic costretto ad un intervento acrobatico per mandare sopra la traversa. Al 26′ è invece Curcio a sfoderare un destro che sibila vicino all’incrocio dei pali. Il Pisa bada ad un possesso sterile cercando di far passare il tempo e di sfruttare eventuali spazi che l’ Arzachena non concede pur mostrando un’ovvia fatica. L’ultimo brivido al 45′: piazzato dall’out di destra di Nuvoli per Curcio che viene anticipato di un niente da Birindelli al momento di impattare il pallone a mezzo metro dalla linea bianca.

Altri 4 minuti di recupero senza emozioni. Finisce 1 a 0 con tanto rammarico. La prestazione come al solito c’è stata. Parola d’ordine: ripeterla sabato a Grosseto contro il Gavorrano in quello che sarà uno scontro salvezza. Oltre all’assenza forzata di Aiana sono da valutare le condizioni di Bonacquisti. Nessun dramma. Uscire sconfitti da Pisa di misura e a testa altissima è solo fonte di orgoglio.