La Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica indice per martedì 26 ore 9.30 un sit-in sotto il palazzo del Consiglio Regionale in occasione della discussione in Aula del Piano di riordino della rete ospedaliera sarda.
“Il piano – scrive il gruppo – mira al declassamento degli ospedali pubblici e alla chiusura di interi servizi sanitari dai territori più disagiati alle città. La Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica, fa un appello ai consiglieri regionali di tutti gli schieramenti che hanno garantito il proprio impegno teso ad impedire che si abbattano sugli ospedali pubblici dei sardi ulteriori tagli in nome di strane razionalizzazioni e di buchi di bilancio, ad abbandonare l’Aula al momento del voto per esprimere il proprio dissenso su questa controriforma”.
“Ciò – continua la nota – consentirebbe di superare la prassi dei “muretti a secco”, con la possibile richiesta del voto segreto dietro cui nascondere l’espressione delle proprie scelte in modo tale che nessuno sia responsabile di niente.
La Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica, da tempo impegnata contro i tagli ai diritti dei sardi all’assistenza sanitaria di qualità e gratuita per tutti, in difesa quindi del Sistema sanitario pubblico e dei suoi ospedali, “chiede che la classe politica sarda si assuma le proprie responsabilità in modo palese ed inequivocabile”.