“Unidos è contro questo devastante piano della sanità pubblica che impone logiche estranee al diritto alla salute e nega i servizi più elementari ai territori più deboli favorendo una gestione affaristica e clientelare della sanità sarda”.
Lo afferma il parlamentare Mauro Pili che, in documento, elenca i punti essenziali della posizione assunta da Unidos. 1) E’ un piano dei poteri forti contro i territori più deboli; 2) è una pseudo riforma che taglia servizi e funzioni essenziali per salvaguardare gli affari di Stato e di partito; 3) è una fantomatica riforma che trasforma la sanità in un mero conto finanziario fregandosene dei cittadini e della salute; 4) è un piano che serve per nascondere le malefatte della giunta Soru/Pigliaru e di quella Pigliaru/Soru che fecero un accordo devastante con il governo Prodi che scaricò la gestione della sanità sarda totalmente sulle casse della regione ignorando tutti i parametri di riequilibrio, a partire dall’insularità; 5) è una sottospecie di piano che non valorizza le professionalità mediche e paramediche ma punta ancora una volta a favorire amici e amichetti; 6) è un piano costruito dalle correnti del Pd e i loro partitini sodali che puntano solo a trasformare ancor di più la sanità in un grande carrozzone elettorale per clientelismi e favoritismi; 7) il piano deve essere annientato perchè è deleterio per la Sardegna e per i Sardi; 8) serve una riforma moderna di efficienza che garantisca a tutti i sardi e in ogni territorio risposte adeguate e non al limite della sopravvivenza; 9) serve un piano che preveda niente più code e interminabili liste di attesa, ma diagnosi e servizi h24 e sette giorni su sette; 10) serve una rivoluzione gestionale che consenta di cancellare lo scandalo delle liste di attesa: basta con la vergogna dei 590 giorni per una colonscopia e 280 per una mammografia”; 11) bisogna stroncare la gestione clientelare, partitocratica e antieconomica della sanità’; 12) serve attivare un modello di efficienza e innovazione gestionale in grado di restituire ai medici e ai pazienti il rapporto diretto; 13) occorre puntare alla riscoperta e alla valorizzazione dei piccoli ospedali che taluno vorrebbe eliminare; 14) la sanità sarda deve riabbracciare una missione seria di servizio ai cittadini-pazienti, occorre conciliare il principio di solidarietà con le esigenze di efficacia, di efficienza e di corretto uso delle risorse; 15) in modo chiaro e definito occorre coordinare e integrare gli interventi sanitari con quelli dell’istruzione, con le politiche attive, di formazione, di avviamento, di inserimento lavorativo, di concertazione e cooperazione tra i diversi livelli istituzionali, tra questi e i soggetti del Terzo Settore, elementi fondamentali della catena sociale e assistenziale in Sardegna.