Reazioni dure da parte dell’opposizione dopo l’apertura delle buste per il bando di gara da quasi 93 milioni di euro per l’affidamento del servizio di elisoccorso in Sardegna.

“Questo appalto è uno scandalo – taglia corto il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci – i costi del servizio aumentano vertiginosamente, ma diminuisce la copertura del territorio”. In pratica, secondo l’ex governatore, la Regione paga molto di più per avere molto di meno. “Avevamo lasciato un modello pronto a partire che costava 8 milioni di euro, che prevedeva due basi (una ad Ardara, l’altra a Monastir) ma in grado di coprire tutta l’Isola”.

Il sistema scelto dalla Giunta Pigliaru, contesta invece Cappellacci, “costa la bellezza di 93 milioni di euro, prevede tre basi, ma copre meno territorio”. Inoltre le prescelte “sono in corrispondenza di scali aeroportuali e questa opzione comporta la spesa di 800mila l’euro l’anno che la Regione dovrà versare alle società aeroportuali”.

Insomma, attacca il leader di Fi, “un pasticcio costosissimo, e a confermare una condotta da dilettanti allo sbaraglio c’è il fatto che a nove mesi dalla scadenza prevista dalla legge, Pigliaru e la sua maggioranza non hanno ancora nominato il direttore dell’Areus”. Critiche anche dal consigliere dei Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu: “Il progetto originario di cinque anni fa prevedeva due sole basi con due elicotteri h 24 e in grado di coprire tutto il territorio”. Ora, dice, “con tre basi i costi aumentano sensibilmente, si copre meno territorio perché sono dislocate in zone costiere, si trovano all’interno degli aeroporti e devono attendere l’ok dell’Enac per poter decollare, inoltre garantiscono un servizio inferiore perché Alghero e Cagliari lavorano h 12, quindi di notte non potranno usufruirne la zona di Sassari e tutto il sud Sardegna dove vive un terzo della popolazione e il rischio è più elevato”