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Archiviata la partita sugli usi civici, resta alta la tensione allo stabilimento Eurallumina di Portovesme. Stamattina in cinquanta, con la Rsu, hanno presidiato l’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma a Cagliari, per tenere alta l’attenzione sull’iter procedurale in vista del via libero definitivo al progetto di rilancio del sito.

“Siamo molto preoccupati – ha spiegato il portavoce Rsu, Antonello Pirotto – l’istruttoria è ancora in corso a causa di un meccanismo farraginoso per cui gli uffici della Regione che dovrebbero concedere la Valutazione di impatto ambientale hanno richiesto alla Rusal, proprietaria dello stabilimento, dell’altra documentazione a completamento rispetto di quella depositata il 16 maggio scorso”.

Poi la palla passerà alla Provincia del Sud Sardegna che deve dare l’autorizzazione integrata ambientale (Aia), ultimo passaggio per avviare tutti gli investimenti programmati. L’azienda, ha precisato Pirotto, “si è resa disponibile a produrre tutta la documentazione necessaria ulteriormente richiesta, cosa che dovrebbe avvenire entro metà ottobre”.

Ma il tempo passa, e se tutti gli iter autorizzativi non saranno concessi entro il 31 dicembre 2017, “cesseranno gli ammortizzatori sociali per i 300 dipendenti, fra diretti e indiretti, dello stabilimento”. In vista di questa ulteriore scadenza, in mancanza di una soluzione, avverte Pirotto, “il livello di protesta salirà e non escludiamo di mettere in atto le iniziative clamorose del passato”.