La sindaca di Roma Virginia Raggi è arrivata al Viminale per l’incontro con il ministro Marco Minniti. Sul tappeto i temi dei migranti, accoglienza ed emergenza abitativa. A poche centinaia di metri, in piazza dell’Esquilino, è in corso un sit-in dei movimenti per il diritto alla casa.

Nel corso dell’incontro, chiesto dal Campidoglio, Raggi potrebbe ufficializzare, sul fronte dell’emergenza abitativa, la richiesta di assegnare alle amministrazioni locali caserme e forti con “relative risorse per riqualificarli, renderli disponibili” e “darli alle famiglie” in difficoltà.

La ricetta del Comune a 5 Stelle parla è chiara: priorità alle persone fragili – come donne sole, anziani in difficoltà e disabili – e a quelle famiglie che sono in graduatoria per le case popolari e aspettano un’abitazione da anni.

Tra i temi già sollevati in un recente post su Facebook dalla prima cittadina e sui cui dovrebbe vertere il vertice di domani al Viminale ci sono: le misure chieste al Governo per disincentivare il fenomeno degli immobili sfitti o invenduti, che Raggi ha quantificato in “circa 200 mila case vuote” in città; la necessità di coinvolgere maggiormente gli enti locali nella strategia sui migranti. “Non esiste un piano nazionale di inclusione dei migranti successivamente all’uscita dal circuito Sprar – la posizione della sindaca – e questi, di fatto, sono abbandonati a carico dei Comuni”. Secondo Enzo Marco Letizia, segretario dell’associazione nazionale Funzionari di Polizia, intervenuto in particolare sullo sgombero di via Curtatone, “per svelenire questo clima incandescente e pericoloso occorre che la politica si assuma le proprie responsabilità. Non si possono scaricare sulle forze dell’ordine tutti i problemi legati al disagio sociale”, l’appello lanciato a livello nazionale.

Il j’accuse del Pd è invece diretto all’amministrazione Raggi: “C’è un vuoto di iniziative e di idee, un costante scaricabarile – ha puntato il dito dal Pd il vicepresidente della Camera e consigliere comunale Roberto Giachetti -. Non si amministra così una città complicata come Roma”. Per questo i dem capitolini hanno presentato due proposte di delibera sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti: la prima per istituire una cabina di regia per il coordinamento e il monitoraggio del sistema di accoglienza di rifugiati, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale; la seconda per istituire tavoli di convivenza a livello municipale. “Il Pd getti via la maschera e faccia sapere se sta con chi occupa abusivamente oppure sono dalla parte della legalità”, la risposta affidata al capogruppo del M5S in Campidoglio Paolo Ferrara.