Incontro interlocutorio e a tratti serrato quello di questo pomeriggio tra il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, e l’assessore all’Agricoltura, Pier Luigi Caria, con le organizzazioni professionali agricole. Tutto è rinviato alla riunione convocata per venerdì 1 settembre in tarda mattinata, sempre nei locali dell’assessorato in via Pessagno a Cagliari. Obiettivo, trovare punti di convergenza in relazione alle richieste avanzate da Coldiretti e Agrinsieme.

“Abbiamo ribadito la necessità di sostenere tutti i comparti, non solo quello ovicaprino – ha spiegato il presidente di Coldiretti Battista Cualbu al termine del confronto durato più di tre ore – e abbiamo riformulato tutte le richieste manifestate nei giorni scorsi”. In primo luogo, “lo sbocco dei pagamenti del piano di sviluppo rurale per un totale di 50 milioni di euro (indennità compensativa e benessere animale) che sarebbero dovuti arrivare entro Ferragosto, ma siamo alla fine del mese e i milioni arrivati sono solo dieci”. In mancanza di garanzie, ha confermato Cualbu, “la manifestazione del 5 settembre resta in programma”.

Anche Agrinsieme, come annunciato all’ANSA, ha richiamato l’attenzione della Giunta “sugli altri settori diversi dall’ovicaprino che necessitano delle stesse azioni di sostegno”. “Da parte del governatore e dell’assessore abbiamo riscontrato la volontà di cercare le risorse necessarie in questo o nel prossimo bilancio – ha chiarito il portavoce del coordinamento Sergio Cardia – chiediamo comunque tempi stretti e che gli interventi vadano incontro alle necessità delle aziende ma siano nello stesso tempo strutturali”. In ogni caso, annuncia Cardia, “lo stato di agitazione resta in piedi”. Non è escluso che le associazioni di Agrinsieme si uniscano alla protesta di Coldiretti, magari anche in un giorno diverso rispetto al 5 settembre. Caria, infine, ha definito “il confronto intenso e costruttivo: stiamo lavorando per trovare i punti di convergenza e le soluzioni strutturali per l’intero comparto”, dice l’assessore.