“Da dieci anni ormai il tratto di strada della 131 che va da Sardara a Sanluri, ribattezzato ‘Sarcofago della Morte’, trasuda veleni nell’indifferenza della politica. Le tonnellate di materiali che all’atto della costruzione vennero utilizzate per i riempimenti provenivano infatti dalla miniera d’oro di Furtei. Settecentomila tonnellate di materiali contenenti arsenico, mercurio, cadmio e altri metalli pesanti vennero prelevate dalla cava di Santu Miali e ammassate sotto il manto della superstrada. Col tempo gli sversamenti sono diventati sempre più evidenti e invasivi, spargendosi per tutta l’area dove si trovano campi coltivati e aziende agricole” – è l’accusa lanciata dai gruppi: Libe.r.u. – Sardigna Natzione Indipendentzia – Sardigna Libera – Rossomori – Associazione Sardos – Assemblea Permanente Villacidro – Comitato per la salute e la qualita’ della vita San Quirico Tiria.
“Nelle aree e nei campi circostanti dunque si riversano periodicamente, pioggia dopo pioggia, sostanze e composti chimici che sono classificati come certamente cancerogeni – e proseguono – vogliamo che l’assessorato all’Ambiente dia a tutti i cittadini rassicurazioni sulla situazione attuale, spiegando pubblicamente ed in maniera chiara qual è la reale situazione sanitaria nella zona per quanto riguarda la salute umana e animale e quali misure sono programmate per la decontaminazione dell’area in cui continuano ad avvenire gli sversamenti”.
“Chiediamo anche un pronunciamento e un’assunzione di responsabilità da parte della Regione affinchè illustri dettagliatamente e con tempi certi quali misure intende mettere in pratica per la risoluzione definitiva di un problema di queste dimensioni e che non può, è evidente, essere ulteriormente rimandata – e ancora – perciò tanti cittadini e organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini sardi indicono un SIT IN nell’area degli sversamenti con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare le istituzioni a dare delle risposte urgenti su questo gravissimo problema”.
“L’Appuntamento – concludono – è fissato per sabato 2 settembre alle ore 10 sul cavalcavia al km 51 della 131 (entrata per villanovaforru)”.