L’aeroporto di Olbia fa il boom di passeggeri, ma mostra anche i suoi limiti strutturali. A luglio e agosto lo scalo del Costa Smeralda registra il “tutto esaurito” in termini di capacità di accogliere nuovi voli e nuove compagnie. Per la settimana di Ferragosto la società di gestione dello scalo Geasar stima un flusso di circa 177mila passeggeri fra arrivi e partenze, per un totale di 1.384 voli.
Con 350 movimenti ogni giorno si contano già un atterraggio e un decollo ogni tre minuti e mezzo ed il transito di circa 27mila passeggeri in una sola giornata. Dati positivi ma che evidenziano anche alcune criticità: “sia a luglio che ad agosto – spiega Mario Garau, capo sviluppo delle rotte per Geasar – siamo stati costretti a rifiutare le richieste di nuove compagnie interessate ad operare sul nostro scalo”. I vettori, infatti, hanno necessità di tempi di decollo e atterraggio certi e rapidi.
“A luglio il Costa Smeralda ha superato la capacità massima delle proprie strutture (pista, piazzali e terminal), rendendo impossibile soddisfare un’eventuale ulteriore crescita della domanda – sottolinea Silvio Pippobello, amministratore delegato Geasar -. L’ampliamento del terminal esistente e la riqualifica delle strutture di volo diventano quindi interventi prioritari, considerate le importanti ricadute economiche e occupazionali che il traffico aggiuntivo dell’aeroporto di Olbia genera nel territorio”. Dal 12 al 20 agosto l’aeroporto è collegato con 18 Paesi da oltre 40 compagnie, per 69 destinazioni.
I passeggeri con origine-destinazione Italia rappresentano il 50% del totale, mentre per quanto riguarda gli stranieri, oltre che dai consolidati mercati della Germania, Svizzera, Francia e Inghilterra, si evidenziano consistenti incrementi di traffico dall’Olanda (+70%), Polonia (+23%) e Svezia (+92%). Dal primo gennaio ad oggi sono transitati nello scalo del Costa Smeralda oltre 1,612 milioni di passeggeri, con incremento dell’11,6% (+167mila passeggeri) rispetto al 2016.