Dopo un disastroso 2016 in cui sono stati raggiunti i livelli minimi degli ultimi 15 anni, nel corso dell’estate il mercato regionale dei lavori pubblici mostra qualche tentativo di ripresa: dopo il risultato modesto dei primi quattro mesi del 2017, a maggio sono risultati in crescita sia il numero che l’importo dei bandi di gara per opere pubbliche in Sardegna (64 gare per 146 milioni).
Secondo i dati diffusi dalla Cna, il trend espansivo del numero delle gare promosse è proseguito anche a giugno (69 i bandi pubblicati) e la spesa, sebbene in flessione rispetto al mese precedente, si è mantenuta su livelli superiori rispetto alla capacità media mensile espressa da gennaio 2016 fino ad aprile 2017 (121 mln contro i 33 dei precedenti 16 mesi).
Complessivamente il risultato del primo semestre 2017 è quantificato in 357 gare per una spesa a base di gara di 318 milioni, corrispondenti ad una riduzione del numero di opportunità del 35% ma ad un aumento della spesa dell’11%. “I segnali che giungono dai mesi estivi indicano una leggera ripresa del mercato – spiegano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di Cna Costruzioni – tutta da addebitare alla crescita dei lavori nella fascia superiore ai cinque milioni di euro, nello specifico tre maxi appalti da 45 milioni ciascuno promossi dell’Anas per la messa in sicurezza a adeguamento della Ss131 e sette appalti promossi da Abbanoa di importo compreso fra 4,9 e 15,1 milioni per lavori e servizi relativi alla gestione attiva ed efficientamento delle infrastrutture a rete del servizio idrico integrato.
Purtroppo rileviamo che, al di fuori dei comuni, la pubblica amministrazione regionale e i grandi committenti nazionali fanno poco per dare opportunità al sistema delle piccole imprese, favorendo la concentrazione del mercato con la messa in gara dei maxi appalti”.