Lo stoccaggio degli scarti di lavorazione in un deposito provvisorio all’interno dell’attuale discarica di Genna Luas: è la proposta operativa avanzata oggi dalla Regione alla Portovesme Srl, dopo lo stop nella conferenza dei servizi sull’utilizzo dei vasconi come sito transitorio, a causa della verifica per un’eventuale procedura di valutazione di impatto ambientale.
Questa soluzione, da assoggettare comunque alla procedura di verifica ambientale, è stata trovata al termine della riunione della task force composta dal direttore dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente, Paola Zinzula, dall’amministratore delegato Carlo Lolliri e dai tecnici dell’amministrazione e da quelli dell’azienda. Senza una soluzione entro il 30 settembre, infatti, sarebbero a rischio oltre 1.500 posti di lavoro. “Oggi – riferisce la Rsu aziendale – la Regione ha ribadito tempi lunghi per l’utilizzo delle vasche per lo stoccaggio. Da qui l’esigenza di soluzioni diverse”.
Accanto alla soluzione ipotizzata, l’azienda verificherà l’esistenza all’interno dello stabilimento di ulteriori spazi da adibire a deposito temporaneo ai sensi della normativa vigente. Nel frattempo l’assessora Spano ha assicurato la disponibilità della Regione a individuare “percorsi idonei a soluzioni funzionali in questo periodo di transizione, fino alla conclusione dell’istruttoria per l’autorizzazione della nuova discarica”.