Anche la Corte Suprema di Madrid ha dato ragione a Francesco, il 50enne di Genova trapiantato a Carloforte, nell’isola di San Pietro, che da giorni si trova in Spagna per prelevare i suoi due figli, di 3 e 11 anni, portati via dalla moglie due anni fa, con i quali non riesce più a parlare. Il 26 luglio la donna, come ordinato dal giudice, doveva presentarsi in un luogo prestabilito per consegnare i bambini, ma non lo ha fatto, attendendo la decisione della Corte Suprema di Madrid alla quale aveva presentato ricorso contro la decisione dei giudici.
La Corte ha però respinto il ricorso, mantenendo quindi valida la decisione precedente. La donna adesso dovrà comparire in Tribunale l’8 agosto per rispondere di un’accusa penale e il 21 dovrà consegnare i passaporti. Nei giorni scorsi e anche a ridosso del 26 luglio, giorno in cui doveva affidare a Francesco i bambini, la madre ha tentato in tutti i modi di influenzare la Corte Suprema.
“Continue azioni propagandistiche e false – spiega Francesco all’ANSA – hanno detto che ho maltrattato i miei figli ma non è vero. Mi si contesta una condanna che io accettai in Spagna nel 2009. Ho fatto l’errore di attribuirmi la colpa di un litigio con la mia ex compagna con il solo scopo di poter stare con mio figlio. Ero io ad aver denunciato lei, poi nel processo mi sono preso le colpe per chiudere in fretta la vicenda e salvaguardare la mia famiglia. Io non mai fatto del male a nessuno”.