“Sicuramente sfiancato dalla fatica, dopo aver trainato per chilometri un carro carico di persone sotto il sole, un cavallo si ferma e viene “invitato” a muoversi a calci”. Così La Lav di Cagliari, Lega anti vivisezione, si scaglia contro i presunti maltrattamenti a un cavallo alla festa di San Giovanni di Quartu Sant’Elena.
“La festa – si legge in una nota – prevede un corteo di traccas trainate da cavalli che si snoda lungo il litorale quartese per diversi chilometri. L’ignoranza e la mancanza di empatia di fronte alla stanchezza ed alla necessità di recuperare fiato ed energie di un essere vivente purtroppo sono cifre frequenti in queste manifestazioni”.
La Lav Cagliari è venuta a conoscenza di questo grave fatto da notizie apparse sui social network. “Ci chiediamo come mai la polizia municipale non sia intervenuta per fermare questa violazione e che provvedimenti abbia preso essendo ovviamente una manifestazione presidiata”.
“Invitiamo chiunque avesse documentato l’accaduto con foto o video di inviarli all’associazione perché quanto accaduto non può restare impunito. Al di là del grave episodio quanto accaduto è una pessima vetrina della città sia agli occhi dei cittadini che dei turisti che sicuramente avranno assistito alla scena. La stessa manifestazione si può svolgere senza l’uso degli animali. I cavalli non sono trattori o autobus, sono esseri viventi e come noi non vogliono e non devono essere costretti a tirare un carro né tanto meno essere picchiati per rimettersi in moto quanto si “spengono”.