Si godeva il sole e le spiagge di Playa del Carmen, ridente cittadina marina del Messico, Ivan Fornari, 34enne cagliaritano, elemento di spicco del narcotraffico sardo, sparito dalla Sardegna tre anni fa dopo una scarcerazione per decorrenza dei termini ed inserito ufficialmente un anno fa dalla Corte d’Appello di Cagliari nella lista dei latitanti. Coinvolto in numerose indagini per traffico di droga con risvolti nazionali e internazionali, su di lui pendeva un ordine di esecuzione pene per narcotraffico, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, per il quale deve scontare 5 anni, 7 mesi ed un giorno di reclusione. Nel 2014 fu sorpreso con 4 kg di hashish, mezzo kg di marijuana e 2 grammi di cocaina, mentre precedentemente era stato coinvolto in un traffico di hashish di 60 kg che arrivò a Cagliari.
Molto “attento” a non lasciar tracce, Fornari è stato tradito però dalla sua passione per i social networks, dalla sua pagina Facebook aggiornata sul calcio, su quanto succede a Cagliari, ma soprattutto dalla sua arroganza: postava foto scattate nella spiaggia di Playa del Carmen, ribattezzata dagli stessi messicani “Playa del Crimen” per i numerosi latitanti anche italiani (lì è stato arrestato un pericoloso camorrista due giorni fa) che vi trovano rifugio, postava le sue imprese in ristorante, in palestra e in vasca idromassaggio mentre beveva un cocktail nel residence dove abitava con il commento ironico “Quanto è bello essere poveri”. Aveva aperto un ristorante,ma l’attività non era andata bene ed aveva chiuso i battenti. Ma i poliziotti della Squadra Mobile di Cagliari, diretti dal dirigente Alfredo Fabbrocini, non si erano scordati di lui e nel mese di dicembre scorso hanno scoperto che stava in Spagna.
Con l’analisi di particolari minimi delle foto postate su facebook, i poliziotti della Sezione Antidroga della Mobile cagliaritana, hanno stabilito che Fornari dopo due anni in Spagna si era rifugiato in Messico e sono riusciti ad accertare con precisione la città, Playa Del Carmen appunto, e gli indirizzi precisi dei luoghi abitualmente frequentati: palestra, luogo di dimora, attività lavorativa, la creperie ‘Controvento’ trasformata in ‘Controvento Sardegna’. Il tutto sempre mediante l’analisi delle foto che lui postava in maniera irriverente sul proprio profilo facebook, ritenendo erroneamente di postare scatti che non fornissero elementi individualizzanti mentre invece i poliziotti hanno trovato i riscontri degli hotel su Tripadvisor e su Google Earth e Maps.
I poliziotti cagliaritano hanno comunicato le informazioni all’Interpol, che ha attivato i poliziotti messicani i quali hanno immediatamente rintracciato e arrestato il latitante mentre usciva da casa sua per andare in spiaggia e lo hanno imbarcato sul primo aereo per l’Italia: infatti l’escamotage che ha permesso l’arresto in Messico e l’immediato l’invio a Roma è stata un’irregolarità del visto di soggiorno in quel Paese.
E’ stato dunque espulso ed imbarcato su un volo diretto Alitalia da Città Del Messico. Nel pomeriggio di ieri, all’atto dello sbarco all’aeroporto di Fiumicino, in pantaloncini e maglietta da spiaggia, così com’è stato preso in Messico,è stato dichiarato in arresto dai poliziotti della Squadra Mobile di Cagliari e dell’Ufficio di Polizia di Frontiera. Fornari dopo le formalità di rito è stato portato nel carcere di Civitavecchia dove inizierà a scontare la condanna.