Rossella Pinna, Consigliere regionale del Pd esprime giustificata “preoccupazione” per le sorti della Sarmed di Villacidro, che a distanza di sette mesi da un accordo che sembrava avesse preso la giusta direzione e scongiurato sia i licenziamenti di circa 80 lavoratori sia la delocalizzazione della produzione, sembra non trovare pace. La Sarmed, dalle ultime notizie e dalle preoccupazioni denunciate dai rappresentanti sindacali di Filcem Femca e Uiltec sembrerebbe decisa a spostare la sua produzione in parte fuori dall'Italia, in Tunisia e in parte nello stabilimento di Iglesias.
“E necessario scongiurare un trasferimento – dice la Pinna -che potrebbe tradursi in possibili licenziamenti per circa 80 lavoratori, con manodopera prevalentemente femminile. Si tratta di un'azienda solida, che gode ottima salute e delocalizzare proprio in un'area in cui tanto si soffre sotto il profilo economico è una presa di posizione perlomeno incomprensibile, che non tiene conto delle pesanti conseguenze”.
La Pinna ritiene “le decisioni aziendali inaccettabili, posto che non vi sono ragioni di inefficienze o di crisi che possano giustificare tali scelte che, evidentemente, si ispirano ad altre logiche piuttosto che alle poco convincenti motivazioni di eccessiva burocrazia o di elevati costi gestionali. Sono, questi, segnali che non mi piacciono e non vorrei si avverassero i peggiori timori dei lavoratori, anche perchè sono in ballo 80 famiglie, il loro futuro, la loro vita” – prosegue l'esponente del Partito democratico”.
“Sono certa che l'assessore all'Industria, Maria Grazia Piras, come sempre, interverrà con la massima disponibilità al dialogo con l'azienda per trovare le giuste soluzione e garantire il mantenimento dell'occupazione a Villacidro. Auspico da parte di tutti gli attori la ricerca comune di una ricomposizione della delicata vertenza con l'Azienda per uno sbocco positivo per i lavoratori, invitando – conclude la Pinna – tutti a mettere in campo ogni iniziativa utile e necessaria”.