La mia solidarietà va al collega Armando Ciosci che si batte per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori colpito da provedimento disciplinare, l'AIAS si sente offesa per i termini usati dal collega termini che si usano in gergo sindacale come gli slogan, ma loro hanno memoria corta tempo fa ci definirono un gruppo di facinorosi solo per   aver manifestato.

Anche loro hanno il dovere di rispettarci, ma un padre di famiglia che non riceve lo stipendio e deve portare a casa il pane può avere il diritto di arrabbiarsi? Ci dovrebbero dire in che modo vogliono uscire da questo baratro che sta portando al fallimento anche le famiglie.

 

Michele Serra,  

dirigente sindacale Cgil