“Da una interpretazione dei dati Unioncamere, in Sardegna ci sarebbe una ripresa economica e un boom di nuove imprese in Sardegna. Ma quale ripresa? Quali nuove imprese? La situazione è drammatica e larghissima parte delle nuove partite Iva sono aperte da disoccupati che sono necessariamente obbligati ad aprire una posizione Iva per fare qualche lavoretto e tirare a campare. La realtà è questa, altro che boom”. Lo afferma Marcello Orrù,consigliere regionale delPsd’Az e Leader del Movimento Cristiano-Forza Popolare.
“L'unico boom a cui la nostra terra assiste è quello dei giovani che fuggono all'estero per trovare opportunità che qui non riescono ad avere. Il dato positivo di Unioncamere – afferma Orrù – è condizionato dalle tantissime situazioni di emergenza oggi presenti nella nostra regione, situazioni che spessissimo costringono ad aprire, nella precarietà più drammatica, posizioni di impresa presso le Camere di Commercio al fine di sopravvivere e poter portare avanti qualche lavoretto in proprio”.
“La giunta regionale – prosegue Orrù – , che ha grandi responsabilità sul disastro economico che la Sardegna attraversa – dovrebbe piuttosto riflettere sui recentissimi dati riguardanti il reddito pro capite dei sardi : retribuzioni all'ultimo posto in Italia e meno 3500 euro di reddito per ciascun sardo nell'ultimo anno. Si facciano i conti su questi dati: la Sardegna si trova in una condizione di povertà diffusa che peggiora di giorno in giorno”.