Gli ambulatori dei pediatri di famiglia della regione Sardegna avevano annunciato la chiusura dal 13 al 15 marzo per il blocco delle prestazioni assistenziali aggiuntive previste dal contratto regionale.
La Sispe (sindacato specialisti pediatri, rappresentativo sia a livello nazionale che regionale), in relazione alla annunciata chiusura, comunica che – "Pur considerando legittime le rivendicazioni dei colleghi del sindacato Fimp, ritiene che le modalità di sciopero non siano congrue con le rivendicazioni. Il rischio e' di colpire le persone più deboli, ossia i piccoli pazienti, già penalizzati dall'incapacità dell'amministrazione regionale, di instaurare una corretta trattativa, come da noi da tempo richiesto".
"Cogliamo qundi l’occasione – Prosegue la Sispe – per affermare che i nostri ambulatori non saranno chiusi nelle date citate, ma chiediamo contemporaneamente, per l’ennesima volta, un incontro urgente per poter esporre le nostre ragioni convinti che si possa ottenere un onorevole risultato per questa regione, volto ad ottenere le giuste attenzioni per i pediatri e per i bambini sardi che ci onoriamo di assistere. Per focalizzare l'attenzione sul problema della assistenza sanitaria pediatrica, in tali date i pediatri eseguiranno gratuitamente le prestazioni aggiuntive nei propri ambulatori".