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Programmi in lingua sarda e sulla cultura dell'isola: si riprende da lunedì 6 marzo con il nuovo palinsesto radio e tv.

La situazione, dopo uno stallo di due anni, si è sbloccata con la firma della nuova convenzione annuale tra Regione e Rai. L'operazione costerà alle casse di viale Trento 200mila euro e assicurerà una programmazione per un anno con spazi regionali su Radio Uno e in TV su Rai Tre. Per quanto riguarda la radio sono previste 344 ore con una buona fetta (144 ore) in sardo.

La novità è stata presentata questa mattina dall'assessora della Cultura Claudia Firino, dal consigliere di amministrazione Rai Franco Siddi e dal direttore della sede regionale Rai Giovanni Maria Dettori. Prevista l'assunzione con contratti a tempo determinato di una ventina di persone tra giornalisti, registi e tecnici. "Un risultato bello e sofferto – ha detto Firino – nel 2014 la convenzione non conteneva tutti gli elementi per noi importanti: la mancata firma è stata molto dolorosa". Soddisfazione anche da parte del componente del Cda Rai. "Riparte una tradizione che riapre un dibattito culturale che ha visto protagonisti tanti intellettuali di spicco nell'isola – ha sottolineato Siddi – La presenza della Sardegna è da sempre caratterizzante per la Rai".

Il direttore della sede regionale, Dettori, ha illustrato il palinsesto spiegando anche che ci sarà spazio per tutte le varianti di sardo. Previsti approfondimenti anche su identità, spopolamento, tradizioni e scuola. Per la radio la collocazione della programmazione riguarderà dal lunedì al sabato la fascia oraria dopo il Gr regionale delle 12.20. Mentre la domenica si comincia alle 9.30.