Un gruppo di pazienti di Iglesias affetti da sclerosi multipla hanno scritto all'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, al presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, e alla direttrice della Assl di Carbonia, Maddalena Giua per esprimere "preoccupazione per la riduzione del budget alle strutture riabilitative nel territorio" e lanciare un grido d'aiuto.
"Non toglieteci questa speranza di contrastare gli effetti della malattia – hanno detto i malati – non impediteci di proseguire la riabilitazione mirata a rinforzare la fascia muscolo scheletrica e farci sentire un po' meno limitati nelle nostre attività quotidiane. Anche quelle, per voi, più normali".
"Si tratta di una circostanza che sta comportando la mancata proroga o il ridimensionamento (con la riduzione delle ore) dei programmi riabilitativi che, per noi malati di sclerosi multipla come per quelli affetti da altre patologie, sono fondamentali per ritardare il più possibile la perdita di autosufficienza – sottolinea il portavoce del gruppo Ivan Melis – stiamo parlando di un servizio di vitale importanza, un'àncora alla quale ci aggrappiamo con la speranza di mantenere la nostra autonomia, seppure già minata dalla malattia".
"Voi parlate continuamente di 'riorganizzazione sanitaria' e 'risparmio' – precisano nella lettera, nella quale viene anche sollecitato un incontro -. Ebbene, a noi fa paura sentirvi ripetere quelle parole. Permetteteci, al riguardo, di invitarvi a fare una riflessione: se noi perdiamo la nostra autonomia, c'è davvero un risparmio per la sanità? Quanto, al contrario, potrebbe incidere la nostra precoce non autosufficienza sulla spesa sanitaria? Quanto graverebbe rispetto ai tagli sulla riabilitazione".