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La Sinistra autonomista e federalista e La Traversata sono a sostegno, per la segreteria del Partito Democratico della Sardegna, della candidatura di Yuri Marcialis, in corsa per la carica assieme a Francesco Sanna (area Soru) e Giuseppe Luigi Cucca (ex minoranza Pd). Lo affermano con un Documento nel quale precisano, inoltre, che "il Congresso regionale deve segnare una netta discontinuità con la fase più recente del Pd sardo. Il partito è rimasto senza direzione e fermo per oltre un anno a causa della disgregazione politica della maggioranza uscita dal Congresso. Il partito è venuto meno alle sue responsabilità verso i sardi in quanto principale forza del governo regionale".

Con la piattaforma politica e la candidatura di Marcialis "diamo il nostro contributo per una discussione seria che ricerca l'unità del Partito non sulla base di accordi fra gruppi di persone ma sulla base della linea politica e della idea di partito". Dopo aver ricordato "gli insuccessi elettorali e l'esito del referendum" che sono "la manifestazione più evidente dello scollamento fra i gruppi dirigenti designati dal passato congresso e la società sarda", viene precisato che "la questione del rimpasto della Giunta regionale è affrontata dalle maggiori correnti del Partito in chiave di spazi di potere invece che di riflessione sulle esigenze della società sarda". Nel Documento oltre ad affermare che "serve una reale discontinuità di linea politica, anche il cambio generazionale espresso dal candidato Marcialis è funzionale all'obiettivo dell'innovazione", si precisano anche quali sono i "punti essenziali del nostro contributo al congresso".

I temi prioritari per il futuro dell'Isola sono: riaffermare il principio autonomistico e federalistico come principio cardine della costruzione dell'Ue, della vita delle istituzioni della Repubblica e del rapporto fra Regione e Enti locali; mettere al centro di ogni iniziativa politica le persone con l'obiettivo di ridurre le diseguaglianze, contrastare povertà e emarginazione, espandere i diritti sociali e civili; la piena occupazione ("occorre un piano straordinario effettivo per l'occupazione giovanile"); l'istruzione; un impegno straordinario contro lo spopolamento e l'abbandono dei territori dell'interno, la natalità zero, le difficoltà affrontate nei piccoli comuni; una politica dello sviluppo basata sull'economia verde e sulla sostenibilità ambientale. Su quest'ultimo punto viene ribadito che "occorre una nuova stagione dell'intervento pubblico in economia", mentre la "condizione di insularità e di relativa perifericità della Sardegna deve determinare condizioni speciali compensative anche al livello europeo". In conclusione "vogliamo un partito di sinistra riformista, radicato nei territori che mette da parte l'idea del partito leggero a conduzione leaderistica".