È l’idea a cui sta lavorando l’Amministrazione comunale, che ha inviato una lettera alla Regione e agli altri Sindaci coinvolti nel progetto culturale per chiedere di poter far parte del circuito, sottolineando nel dettaglio tutte le motivazioni, di carattere religioso, storico e tradizionale che confermano la bontà della proposta.
La lettera, sottoscritta dal Sindaco Stefano Delunas e dall’Assessore alla Cultura, alle Tradizioni Popolari, alla Lingua Sarda e ai Beni Culturali Lucia Baire, intende rimarcare che una partecipazione all’iniziativa del Comune di Quartu Sant’Elena, nelle forme e nei modi che si riterranno opportuni, possa arricchire la manifestazione nel suo complesso, valorizzandola ulteriormente.
Dopo il Protocollo di intesa del marzo 2014 per la realizzazione di misure di salvaguardia del ‘Rito dello scioglimento del Voto e della Festa di Sant'Efisio’ e il successivo decreto della Regione Sardegna del febbraio 2015 per il ‘Riconoscimento della valenza culturale-turistica e spirituale’, ‘Il Cammino di Sant’Efisio’ è stato inserito nel Registro dei Cammini di Sardegna e degli itinerari religiosi e dello spirito.
Si tratta di un passaggio importante nell’azione di salvaguardia e valorizzazione della Festa di Sant'Efisio. Quartu intende legittimamente far parte di questo percorso. Sono infatti diversi i fatti storici e culturali che associano l’identità religiosa della popolazione quartese al culto e alle vicende storiche del Santo. Il coinvolgimento della città quartese significherebbe infatti puntellare la legittimazione non solo in virtù di un territorio più vasto, ma soprattutto per la dimensione storica più profonda dell’iniziativa.
Tale legittimazione arriva da documenti, fatti e tradizioni che mettono in correlazione Sant’Efisio e Quartu. Ne è un esempio materiale la chiesa di Sant’Efisio, costruita nel 1723 proprio nel centro storico, alla quale si lega la Confraternita di Sant’Efisio, nata nel 1802, il cui statuto, scritto in sardo, è un’opera di estremo interesse storico e linguistico, tant’è che recentemente è stata ripubblicata.
Altro collegamento è insito nella tradizionale processione. All’interno della cavalleria miliziana del Campidano, che aveva il compito di scortare il Santo da Cagliari a Nora, vi era infatti anche il gruppo quartese, che svolgeva il ruolo dal Ponte della Scafa a Maramura. E ancora in tema di cortei religiosi, ma con riferimento alla tradizione popolare, è significativa la credenza che affida a un intervento straordinario del Santo la sconfitta della flotta francese, sbarcata nel 1793 proprio sulla costa di Quartu per invadere il Regno di Sardegna. Da allora, in segno di ringraziamento al Santo, che difese in primo luogo il territorio quartese, ogni lunedì dell’Angelo (Pasquetta) si svolge una Processione da Stampace alla Cattedrale, dove viene poi celebrata la Messa.
Inoltre l’ingresso nel novero dei Comuni interessati dal progetto garantirebbe a Quartu la possibilità di partecipare al programma di infrastrutturazione e di messa in sicurezza degli itinerari, che grazie alla firma del Patto per Cagliari ha già a disposizione un budget di 5 milioni di euro, destinati appunto al ‘Cammino di Sant'Efisio’. Contributi importanti quindi, che sicuramente non mancherebbero neanche per quanto riguarda la campagna di comunicazione, con conseguente sviluppo della segnaletica informativa e, nel complesso, dell’immagine della città.
L’Assessore alla Cultura, alle Tradizioni Popolari, alla Lingua Sarda e ai Beni Culturali Lucia Baire commenta con entusiasmo la candidatura: “Abbiamo inoltrato la richiesta perché anche Quartu ha tutte le carte in regola per far parte del Cammino di Sant’Efisio. Innanzitutto perché in città abbiamo la bellissima chiesa omonima che merita degna valorizzazione, poi perché la Confraternita è l’unica affiliata alla congregazione cagliaritana. Ricordo inoltre che la grande devozione dei sardi per Sant’Efisio deriva anche dall’intercessione chiesta e ottenuta per la mancata conquista dell’isola da parte dei francesi nel 1793, quando questi ultimi sbarcarono, e furono respinti, proprio nelle coste quartesi. Siamo pertanto convinti che ripartendo dal lavoro svolto e ben conoscendo la veridicità di questa forte relazione tra Quartu e il Santo, i vari amministratori coinvolti possano accogliere favorevolmente questa nostra volontà di adesione”.
“La nostra città ha già un importante patrimonio di tradizioni culturali che quest’Amministrazione intende tutelare e se possibile ampliare – aggiunge il Sindaco Stefano Delunas -. Il nostro rapporto con Sant’Efisio è storicamente provato, reminiscenza da non disperdere ma bensì da rafforzare, dando seguito al sentimento popolare. ‘Il Cammino di Sant’Efisio’ sarebbe ancor meglio rappresentato, più inquadrato nella sua completa identità, con la presenza dell’importante contributo della memoria storica di Quartu Sant’Elena”.