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Cerchi una stanza in affitto a Cagliari? Sui motori di ricerca e sui giornali si trovano annunci di ogni tipo. I proprietari sono disponibili e gentili con i potenziali affittuari. Finché scoprono che non sono di nazionalità italiana. No, nella civilissima Cagliari per uno studente straniero è davvero difficile trovare una stanza in affitto. Inutile negarlo: i pregiudizi esistono e sono molto più diffusi di quanto forse ognuno di noi è disposto ad ammettere.

Stefano, nome di fantasia, in questa ricerca ha collezionato numerosi “le faremo sapere”, senza mai una risposta. Certo, qualcuno farà notare che è legittimo che un privato scelga in autonomia chi abiterà la propria casa. Ma le motivazioni alla base di un rifiuto possono essere legate, nel 2017, a nazionalità e orientamento sessuale?

Abbiamo contattato Stefano telefonicamente. Ecco cosa ci ha raccontato:

1. In base a quali ragioni non ti hanno affittato la camera?

Ho contattato diverse persone in queste settimane. Al telefono erano tutti inizialmente molto cordiali. Probabilmente sentendo il mio accento, tutti mi hanno fatto la stessa domanda: “Sei straniero?”. Io ho sempre risposto “Sì, non sono italiano, ma studio da quattro anni a Cagliari”. In molti hanno scartato la mia proposta sul nascere.

Quante chiamate hai fatto?

Più di quindici. Nella prima telefonata ha risposto una donna anziana che appena ha capito che non ero di origini italiane mi ha liquidato con un “Non affittiamo a stranieri”, chiudendomi letteralmente il telefono in faccia, senza darmi l’opportunità di poter rispondere.

Come ti sei sentito?

Al primo ‘no’ ho pensato: “È solo un caso, continuiamo a cercare”. Invece, man mano le telefonate sono aumentate senza mai una risposta positiva. Sono riuscito a vedere qualche stanza, ma ho il dubbio che, vista la mia evidente omosessualità, qualcuno abbia liquidato la mia offerta anche per questo. Ho collezionato parecchi “Le faremo sapere” e anche “Ti ricontatto io, tranquillo”.

Siamo nel 2017 e ci sono ancora queste discriminazioni?

È una cosa che ho scoperto solo ora, perché a Cagliari non mi sono mai capitati episodi del genere. In questi quattro anni sono sempre riuscito a trovare un posto alla Casa dello studente, quindi non ho mai avuto problemi. Quest’anno non sono riuscito a vincere la borsa di studio e allora mi sono impegnato a cercare una stanza in affitto. Sarò franco: non solo ho incontrato difficoltà a trovare un alloggio per via del fatto che non sono italiano, ma ho notato una discriminazione anche tra i sessi: su quattro annunci tre sono riservati a ‘sole donne’. È un problema di genere, e forse anche multiculturale.

Studi da 4 anni a Cagliari, la definiresti città universitaria? pensi che Cagliari abbia ancora molto da imparare sotto il punto di vista multiculturale?

Forse la gente è impaurita anche dagli ultimi episodi di terrorismo e ha sviluppato una certa diffidenza verso gli stranieri in generale. Ma in una città come Cagliari, che aspira a mantenere lo status di città a misura di studente, non ci dovrebbero essere discriminazioni che riguardano l’orientamento sessuale. Ribadisco: sono stupito e deluso.