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Ennesima protesta stamattina davanti alla scuola Media Sebastiano Satta di via Brigata Sassari a Carbonia.
 
 
 
 
Per l'ennesima volta, dopo le rimostranze dei giorni scorsi, i genitori degli studenti sono dovuti andare a recuperare i propri figli a causa del freddo pungente causato dal blocco degli impianti di riscaldamento.
 
Anche oggi, come in passato, il problema sarebbe addebitabile all'esaurimento delle scorte di carburante adibito al funzionamento della caldaia.
Un problema iniziato lunedì 9 al rientro degli studenti dalle vacanze, apparentemente risolto martedì 10 con l'intervento di un tecnico, ma successivamente riesploso nella giornata di venerdì 13 e culminato con la protesta dei genitori degli alunni e il loro conseguente ritiro da scuola. 
 
Nella giornata di lunedì 16 dopo un rimbalzo di competenze tra Provincia e Comune e l'identificazione della responsabilità di intervenire a carico di quest'ultimo, l'Amministrazione di Carbonia è intervenuta promettendo e realizzando un rifornimento di 400 litri (secondo molti genitori presenti all'operazione di ripristino sarebbe stato di entità inferiore) sufficiente ad arrivare alla giornata odierna nella quale ci sarebbe dovuto essere un nuovo approvvigionamento  che però non c'è stato e la caldaia si è spenta. 
 
Secondo quanto riporta Francesca Marongiu, animatrice della protesta: “è assolutamente inconcepibile mantenere i nostri figli a scuola in queste condizioni; mia figlia, dopo il gelo preso venerdì scorso, sì è ammalata.  A nulla è servito il plaid che le ha lasciato una compagna per proteggersi. La nostra protesta continuerà finché il problema non sarà risolto definitivamente. Non si può andare avanti utilizzando il metodo dei pochi rifornimenti di carburante per volta. Servono soluzioni certe e durature o non potremo più mandare i nostri figli a scuola”.
 
Per l'Assessore alla Pubblica Istruzione, Carla Mario, “in realtà il rifornimento era previsto per stamane ma a causa del maltempo l'autocisterna proveniente da Sassari non è potuta arrivare nei tempi previsti. Pensiamo che entro la giornata di oggi questo problema sarà risolto e ci stiamo adoperando affinché questa situazione di disagio per gli studenti e le loro famiglie non si verifichi nuovamente”.
 
L'auspicio che i genitori fanno è che il nuovo rifornimento non sia delle stesse proporzioni del precedente, altrimenti dopo pochi giorni il problema potrebbe ripresentarsi con tutta la sua gravità generando non pochi disagi agli studenti, agli insegnanti e ovviamente agli stessi genitori.