I giudici della seconda sezione del Tribunale civile di Cagliari hanno dichiarato "improcedibile" la class action sulla non potabilità dell'acqua a Sassari, Porto Torres e Alghero promossa da cinque ex consiglieri comunali di Sassari. "Sono state accolte in pieno le ragioni di Abbanoa difesa dagli avvocati Giuseppe e Giovanni Macciotta.
Per la seconda volta – ha sottolineato l'azienda – i promotori del Comitato per l'acqua in Sardegna fanno un buco nell'acqua: a giugno si erano già visti bocciare una prima class action con la quale chiedevano il rimborso della quota fissa in bolletta". "Anche la class action sulla non potabilità non poteva che essere bocciata. La responsabilità derivante dalla non potabilità dell'acqua – ha aggiunto Abbanoa, e riportato nella sentenza – non può in alcun modo essere ascritta al Gestore del Servizio idrico integrato, atteso che detta problematica risulta riconducibile allo stato di vetustà e degrado delle condotte idriche delle quali la stessa società odierna convenuta ha solo la gestione, mentre la proprietà permane degli Enti locali consorziati nell'Autorità d'Ambito".
Altro aspetto riguarda la determinazione della tariffa applicata che "è determinata dalle Autorità d'Ambito (in Sardegna l'Egas) e non comprende, tra le componenti di costo impiegate per la determinazione, il requisito di qualità dell'acqua fornita dal Gestore idrico". Abbanoa ha "anche dimostrato come l'acqua erogata nel territorio del Comune di Alghero non ha avuto valori fuori norma significativi; nei Comuni di Porto Torres e Sassari fenomeni di non potabilità non sono stati continuativi e non hanno riguardato l'intero territorio comunale". I giudici hanno quindi stabilito che "la domanda collettiva proposta deve essere dichiarata inammissibile per difetto di omogeneità della situazione dedotta a fondamento dell'azione".