"Questa riforma rischia di gettare in confusione ulteriore le nostre istituzioni e toglie autonomia alle Regioni e ai territori". L'ha detto Stefano Parisi, manager, ex direttore di Confindustria e leader di "Energie per l'Italia", il movimento da lui fondato sull'onda dell'entusiasmo delle amministrative di Milano con l'obiettivo di rigenerare il centrodestra italiano.
A Sassari per l'unica tappa sarda del roadshow che lo sta portando in giro per l'Italia, Parisi ha spiegato il suo no al referendum: "Le riforme vanno fatte con il consenso del popolo e non in un Paese spaccato, come oggi – afferma – non abbiamo bisogno di uno Stato centrale inefficiente che avoca a sé tutti i poteri".
Una conferma, prosegue Parisi, "arriva dalla sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato una legge centralista, propria di uno Stato che vuol decidere anche come i territori devono scegliere i loro amministratori".