Nel 2016 nessun focolaio di lingua blu, nessun animale morto né malato. Per il terzo anno consecutivo, grazie alla vaccinazione di massa di ovini e bovini, l'assessorato regionale della Sanità è riuscito a proteggere dalla febbre catarrale, cosiddetta lingua blu, il patrimonio zootecnico regionale.
Nel corso di quest'anno sono già stati eseguiti oltre 2,5 milioni di interventi negli ovini e oltre 100mila vaccini nei bovini. "La strategia vaccinale predisposta dalle autorità sanitarie regionali in collaborazione con il ministero della Salute e con il centro di referenza nazionale di Teramo ha avuto successo – afferma l'assessore della Sanità, Luigi Arru -, anche quest'anno grazie all'impegno dei servizi veterinari delle Asl e alla condivisione e collaborazione della stragrande maggioranza degli allevatori sardi. L'epidemia del 2013, che aveva fatto registrare 5.777 focolai con 113mila capi morti e oltre 500mila capi ammalati è, fortunatamente, solo un triste ricordo". Nelle prossime settimane saranno completate le operazioni di vaccinazione e subito dopo, assieme alle autorità sanitarie centrali, verrà fatto il punto della situazione epidemiologica per valutare se esistono le condizioni per vaccinare nel 2017 soltanto agnelli e vitelli e i capi destinati all'esportazione.