allevatore-ucciso-a-lula-torna-la-paura-in-barbagia

Torna la paura a Lula, il paese in provincia di Nuoro finito spesso alla ribalta della cronaca per gravi fatti di sangue e rimasto senza sindaco per 13 anni – negli anni Novanta sino ai primi del Duemila – perché nessuno si presentava alle elezioni a seguito degli attentati agli amministratori locali. Un allevatore di 63 anni, Giovanni Calia, è stato freddato all'alba da diverse fucilate, appena arrivato nel suo podere alle porte del paese, in località Suadu.

L'uomo è stato ritrovato riverso in una pozza di sangue solo alle 10.30 dalla moglie, che non vedendolo rientrare a casa è andata nel podere e ha dato l'allarme. Giovanni Calia era conosciuto alle forze dell'ordine: negli anni Ottanta era stato condannato, insieme alla banda dell'ex super latitante Annino Mele, per il sequestro di Luigino Devoto, l'imprenditore nuorese rapito il 18 maggio del 1985 e liberato nel dicembre dello stesso anno. Calia aveva scontato in carcere 18 anni ed era uscito nel 2011.

Da allora la sua vita si svolgeva tra la campagna, la famiglia e i bar di paese, dove tutti ultimamente lo descrivono come una persona che dopo aver scontato i guai con la giustizia, aveva messo la testa a posto. "Stava lavorando e si era pienamente reintegrato – ha detto il sindaco di Lula, Mario Calia – speriamo solo che questa triste vicenda non abbia ripercussione nella vita del paese". Stamattina però qualcuno aveva un conto da regolare, forse per qualche vicenda del passato, e ha fatto fuoco sull'allevatore, uccidendolo. Calia, oltre alla condanna per sequestro di persona era stato imputato anche per altri reati, tra cui un omicidio, vicenda dalla quale era stato assolto. I carabinieri della Compagnia di Bitti e del reparto operativo del comando provinciale di Nuoro hanno avviato le indagini.

Nella caserma del paese i militari hanno interrogato decine di persone tra parenti e amici per ricostruire le ultime ore della vittima. Sul posto sono arrivati il colonnello Saverio Ceglie del comando provinciale dei carabinieri di Nuoro, il sostituto procuratore Manuela Porcu e il medico legale Vindice Mingioni.

Dopo gli anni bui della violenza, a Lula sembrava essere tornato il sereno nella comunità. Di recente, però, c'è stata una nuova ondata di violenza: in meno di due anni sono cadute sotto i colpi di arma da fuoco tre persone. L'ultimo omicidio risale al gennaio scorso, quando Antonio Longu, pensionato di 71 anni, era stato ucciso da un altro anziano per una lite condominiale. Nel gennaio 2015 invece era stato freddato a colpi di fucile Angelo Maria Piras, un allevatore di 40 anni, anche lui pregiudicato.