Una manovra che lievita a 27 miliardi, che non tocca il fondo sanitario e che guarda al "merito" e "all'equità". Una manovra che serve all'Italia e che non ha sapore pre-elettorale, sottolinea Matteo Renzi illustrando le misure che saranno finanziate nel 2017 e nei prossimi anni, che proseguono nel solco tracciato fin dal 2013, il taglio delle tasse. E che lancia la sua scommessa per la crescita, che, secondo il premier, grazie a rilancio degli investimenti e spinta alla competitività consentiranno di vedere il Pil anche oltre l'1% indicato fino a qui, grazie anche ai margini di deficit che, per l'anno prossimo, è fissato al 2,3%, tre decimali (circa 5 miliardi) sopra quello programmato nell'aggiornamento del Def.