Il Polo sanitario della Sardegna centrale (Pssc), tramite i suoi legali, ha depositato un'istanza di riesame della delibera dell'Agenzia nazionale anticorruzione presieduta da Raffele Cantone, che il 31 agosto aveva demolito il Project Financing di Nuoro – un progetto da 1 miliardo di euro in 27 anni che la Asl 3 ha firmato con la società Pssc che eroga una serie di servizi alla sanità pubblica – definendo illegittimo il contratto originario perché "il rischio imprenditoriale è riposto interamente sul pubblico".
Qualche giorno fa la Asl nella risposta all'Anac del commissario Mario Palermo ha chiarito che inizierà la procedura di annullamento in autotutela del contratto e che contemporaneamente si rivolgerà a un giudice civile per l'accertamento della nullità del contratto. La società di progetto, tramite il responsabile del team dei legali che assistono il Pssc, Giorgio Fraccastoro, ha fatto sapere che si opporrà in tutte le sedi giudiziarie competenti alla decisione dell'azienda sanitaria e difenderà con forza il contratto: "Abbiamo conosciuto attraverso i mass media le intenzioni della Asl – ha affermato Fraccastoro -.
Avverso questa decisione, ove confermata, ci costituiremo in giudizio e opporremo le nostre difese. Abbiamo il dovere oltre che l'intenzione di proseguire il Project Financing, fermamente convinti della legittimità del contratto e non possiamo dimenticare che in questi otto anni dalla stipula, la società di progetto ha già effettuato 40 milioni di euro di investimenti tra lavori e forniture e che finora la Asl ha pagato alla società soli 3,5 milioni a titolo di contributo pubblico. Un dato che valorizza ancor di più la sussistenza del rischio di impresa che si è accollato il Pssc". "Proprio perché convinti di questo – prosegue il legale – abbiamo presentato all'Anac istanza di riesame, disposti anche a rivedere alcune parti del contratto contestate dall'Anac, senza tuttavia stravolgere l'impianto contrattuale sottoscritto con la parte pubblica". Fraccastoro spiega anche che la società di progetto ha incardinato già diversi giudizi al Tar contro la Asl:
"Nell'ultimo anno abbiamo impugnato tutte le delibere del commissario straordinario e abbiamo anche avviato un arbitrato contro l'azienda per contestare il mancato pagamento di prestazioni effettuate nel corso del contratto per cui la Pssc ha maturato più di 40 milioni di euro di crediti. Con la Asl abbiamo sempre cercato una via d'uscita, ma una soluzione finora non è stata trovata. Non si può escludere tuttavia che all'esito di azioni giudiziarie, si trovi una via d'uscita consensuale, ma lo ripetiamo, sempre nello spirito di conservazione o miglioramento dell'attuale impianto contrattuale, anche nell'ottica del massimo interesse pubblico".