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"Mi scusi ma in che città siamo?". Sono alcune delle frasi che soprattutto i minorenni rivolgono alle associazioni di volontariato che, anche oggi, li accolgono al porto di Cagliari.

Ne sono sbarcati centoquaranta di ragazzini non accompagnati, anche se inizialmente ne erano stati segnalati 39. "Il numero cresce di sbarco in sbarco – sottolinea Francesca Cadeddu, delegata di Save the children – sono quasi tutti diciassettenni. Il nostro obiettivo principale è quello di verificare l'accoglienza di questi minori che poi saranno ripartiti nei vari centri. Probabilmente li fanno partire i genitori in cerca di un futuro migliore".

Capita però a volte che i bambini non abbiano genitori o parenti nel Paese d'origine. "In passato mi sono occupata di casi di bambini completamente soli al mondo – precisa Cadeddu – quando arrivano si sentono spaesati, la prima cosa che chiedono è: dove ci troviamo?".