Ha tentato di uccidersi nella sua cella del carcere di Cagliari-Uta dove pochi giorni fa un'altra persona detenuta si era tolta la vita, ma la donna è stata salvata dal tempestivo intervento delle agenti di della Polizia penitenziaria. "Il gesto, attuato tramite impiccamento non è stato consumato grazie alle poliziotte.
Soltanto grazie all'intervento provvidenziale delle agenti di sezione si è evitato che l'estremo gesto della donna di 40 anni, detenuta per reati di droga, avesse conseguenze mortali", ha denunciato Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria (Sappe). "Per fortuna delle istituzioni, gli uomini della Polizia penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità – ha aggiunto il segretario regionale del Sappe, Luca Fais – pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici.
Ma non si può ritardare ulteriormente la necessità di adottare urgenti provvedimenti: non si può pensare che la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri sarde e del Paese (oggi affollate da oltre 54mila detenuti) sia lasciata solo al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia, sotto organico di settemila unità e penalizzati dalla Legge di stabilità che ha bocciato l'assunzione straordinaria di 800 nuovi agenti".