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Non ci stanno a passare per quelli che non lavorano il sabato e rifiutano le missioni. Per questo è scattato un botta e risposta fra i tecnici degli hangar e Meridiana Maintenance. "L'azienda vorrebbe scaricare sui lavoratori la propria inefficienza – attacca il leader dei Cobas, Agostino Putzu -. Qualcuno del management dovrebbe domandarsi di chi è la responsabilità della disorganizzazione". Ieri la compagnia, in una nota, aveva denunciato che "il personale programmato in turno sabato non è entrato al lavoro, né il personale richiesto in missione per gli interventi commissionati dal cliente esterno si è reso disponibile".

"E' vero che il ricorso alla giornata del sabato è un istituto scritto sul contratto, ma è scritto inoltre che l'azienda deve illustrare ai sindacati, in appositi incontri, il ricorso a tale giornata in relazione alla manutenzione prevista: programmazione inesistente come da anni denunciamo. L'azienda continua ad usare l'intervento di tale istituto in maniera arbitraria", sottolinea Putzu che ricorda a Maintenance come "in questo momento, in seguito dell'apertura delle procedure di mobilità da parte dell'azienda, è in essere uno stato di agitazione indetto da tutte le sigle sindacali", che di fatto ha portato alla sospensione delle missioni e delle prestazioni straordinarie, come la giornata lavorativa di sabato.

"È strano come da una parte l'azienda chieda al personale prestazioni straordinarie e dall'altra dichiari esuberi, 75 persone", conclude Putzu che, in merito all'incremento dell'attività manutentiva, aggiunge "l'azienda venerdì ha inviato a metà dei dipendenti una e-mail in cui li informava che da lunedì, chi per una settimana e chi per 15 giorni, sarà in ferie d'ufficio, quindi ulteriori lavori non sono stati presi volontariamente e non perché pochi dipendenti non sono andati a lavorare di sabato".