Indagini difficili quelle che hanno portato oggi all'arresto dei due giovani di Nule e Ozieri accusati degli omicidi di Gianluca Monni e di Stefano Masala.
Gli inquirenti in conferenza stampa hanno sottolineato più volte i silenzi con cui si sono dovuti scontrare.
"Devo dire che gli orunesi non hanno avuto amor proprio e nemmeno per il proprio paese – ha spiegato il capo della procura di Nuoro Andrea Garau – sin dai momenti successivi al primo omicidio e in tutti questi mesi ci siamo scontrati con l'omertà.
Persino i ragazzi presenti sulla scena del delitto, che con Gian Luca aspettavano il pullman, hanno negato di essere stati lì.
Così come hanno negato di essere presenti alla rissa del dicembre 2014 tante altre persone". "In assenza di testimoni reali – ha ribadito il capo della Procura dei minori di Sassari Elena Pitzorno – è stato difficilissimo indagare. L'omertà è stata paurosa, nessuno ha voluto dire niente. Per questo motivo le indagini si sono protratte più a lungo del previsto".
Uncategorized Omicidi Nule e Orune: “Omertà paurosa”