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Il 71/o anniversario della Liberazione è stato celebrato ad Oristano con il ricordo, dopo lunghi anni di oblio, della figura, quasi sconosciuta alla maggior parte degli oristanesi, di un suo cittadino, il partigiano Flavio Busonera, giustiziato dai fascisti a Padova il 17 agosto 1944 dopo aver combattuto per la libertà.
A lui oggi è stato intitolato lo Spazio Giovani di Sa Rodia.
La cerimonia, con la partecipazione della banda musicale Santa Cecilia che ha eseguito canti della Resistenza e l'inno nazionale, ha visto il sindaco, Guido Tendas, scoprire la targa che lo ricorderà come "oristanese" e come "martire della Resistenza". Con il primo cittadino anche una pronipote di Busonera mentre è stata letta una lettera degli anziani figli del partigiano che vivono a Padova e sono potuti intervenire.
"Abbiamo deciso di intitolargli lo Spazio Giovani per ricordare agli oristanesi ed in particolare ai più giovani la figura di un nostro concittadino illustre che ha combattuto ed è morto per la libertà di tutti gli italiani", hanno spiegato gli amministratori oristanesi.
Flavio Busonera era nato a Oristano il 28 luglio 1894. Dopo aver aderito al socialismo, nel 1921 si iscrisse al Partito comunista italiano. Laureato in medicina a Cagliari fu costretto a lasciare la Sardegna per sfuggire alle persecuzioni dei fascisti. Si trasferì prima in Friuli e poi nel Veneto. Dopo l'armistizio aderì alla Resistenza, dove si distinse per l'aiuto ai militari alleati ricercati dai nazifascisti e per le cure ai partigiani feriti. Fu fatto prigioniero alla fine di giugno del 1944 dopo aver curato due componenti delle Brigate Nere che si erano spacciati per partigiani e dopo la condanna a morte fu giustiziato a Padova il 17 agosto assieme ad altri due prigionieri.