Puntare sul mercato russo e dell'Est Europa che, in questo momento, offre opportunità importanti per il mercato turistico italiano e ancor più per quello del Sud Sardegna. E' una delle linee strategiche e programmatiche di Federalberghi Sud Sardegna che a Cagliari, nella sede di Confcommercio, ha riunito diversi operatori del settore per analizzarne le prospettive future, a partire dell'imminente stagione estiva.
Nel 2015 su 11.362.839 presenze in Sardegna, solo il 5% (570.434) arriva dall'Europa orientale, su un totale di 47% (5.316.299) di stranieri, ma – secondo l'Associazione di categoria – ci sono margini di crescita importanti. Si tratta di turisti che in massima scelgono una ricettività di tipo alberghiero (7%) e meno di tipo extralberghiero (3%). In Provincia di Cagliari le presenze dei turisti dell'Est Europa arriva al 7%: 188.225 su 2.719.127 presenze totali. Dai dati della Sogaer emerge che nel 2015 il maggior numero di passeggeri nei collegamenti con l'Est è stato quello registrato nella tratta da e per Kaunas, in Lituania (19.143 passeggeri), seguito da quella da e per Mosca 8.126. Riguardo l'aviazione generale la società di gestione dello scalo di Cagliari ha assistito 844 passeggeri provenienti dalla Russia.
Secondo Mauro Murgia, presidente di Federalberghi Sud Sardegna, "si profila una situazione in cui i turisti provenienti da quei Paesi, in particolare la Russia, si sono improvvisamente ritrovati orfani, per ragioni politiche, delle loro mete storiche di villeggiatura, ovvero la Turchia e l'Egitto, che si avvicinano molto al clima della Sardegna. Si tratta quindi – sottolinea Murgia – di cogliere questa opportunità nell'immediato, sfruttando appieno le prossime occasioni di promozione dell'immagine della nostra isola a partire dalla prossima edizione dell'Expo, prevista a Astana in Kazakistan nel 2017". Tesi confermata da Alessandro Casula, fondatore e amministratore di Russkiy Kliuch, il sistema di valutazione degli standard adottato dagli alberghi Russian Friendly. I dati dei flussi turistici verso la Sardegna dalla Russia e dai Paesi Baltici, illustrati da Martino Di Martino, presidente del Consorzio Sardegna Costa Sud e di Visit South Sardinia, attestano che un 50% di turisti ha una notevole vivacità e si avvale di operatori organizzati ma anche che l'altro 50% organizza in proprio le vacanze attraverso internet.
Massima collaborazione è stata garantita da Enzo Marongiu, primo segretario dell'ambasciata italiana in Russia, in collegamento su Skype da Mosca, che ha rilevato come sia più semplice oggi ottenere visti di ingresso e ricordando la recente realizzazione di un portale ufficiale da parte dell'Ambasciata italiana in Russia (www.latuaitalia.ru).
Economia Alberghi, Sud Sardegna punta su mercato russo