La condanna a 14 anni e due mesi di carcere è stata chiesa dal pubblico ministero Alessandro Pili nei confronti di Alessio Pireddu, il 33enne di Capoterra accusato dell'omicidio del compaesano Ginacarmine Podda, manovale di 30 anni, ucciso con due colpi di fucile il 2 aprile 2010 all'uscita del bar 'Baraonda'.
Davanti al Gup del Tribunale di Cagliari, Giampaolo Casula, il magistrato che ha coordinato l'inchiesta ha ricostruito gli elementi che – secondo l'accusa – legherebbero Pireddu all'omicidio. Il delitto, secondo il pm, avrebbe avuto un'origine passionale e sarebbe maturato a causa della gelosia.
Il sostituto procuratore è partito da una pena di 21 anni, ma poi con le attenuanti e la diminuzione del rito abbreviato è arrivato a sollecitare una condanna a 14 anni e 2 mesi.
Al via anche la discussione degli avvocati di parte civile con Ivan Sanna, il 26 aprile toccherà a Gian Mario Fattacciu e al difensore, poi, salvo imprevisti, il Gup di ritirerà in camera di consiglio per la sentenza.
Nel luglio 2014 un altro Gup, Simone Nespoli, aveva invece assolto con formula piena dall'accusa di omicidio altri due imputati: l'imprenditore edile Enzo Garau e il disoccupato Giorgio Picci, risultati totalmente estranei alla vicenda.
Uncategorized Capoterra, delitto passionale del 2010: pm chiede 14 anni