"È genocidio in Kurdistan", è uno degli striscioni appesi in piazza Costituzione a Cagliari per il sit-in organizzato dagli antimilitaristi a sostegno della lotta anti-turca. Nello stesso telone issato davanti al Bastione anche il disegno di bombe e carri armati. Ai partecipanti è stata distribuita una bandiera del Kurdistan.
La manifestazione è stata organizzata dalla Rete Kurdistan ed è appoggiata da diverse associazioni e movimenti tra i quali Cagliari social Forum, Usb. Presenti anche vari rappresentanti della comunità curda a Cagliari. "La Sardegna – accusa la Rete Kurdistan – ha ospitato i militari turchi per gli addestramenti". Fra le richieste anche quella dello stop alle armi con la richiesta alla Turchia di riapertura dei dialoghi di pace, la liberazione di Ocalan e dei prigionieri politici e della cancellazione del Pkk dalle liste del terrorismo.
Domani seconda tappa antimilitarista, questa volta organizzata dalla Rete no basi: la camminata di protesta partirà da San Sperate per puntare poi verso la recinzione esterna dell'aeroporto militare di Decimomannu. I manifestanti – a proposito dell'annuncio di abbandono della base da parte dei militari tedeschi – pensano che la protesta possa dare "la spallata finale" per la chiusura.