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Regione in campo per provare a arginare la disoccupazione. E a recuperare i "neet", i ragazzi che hanno perso le speranze: non studiano e non cercano lavoro.
Quanti sono? Circa centomila. Per loro c'è Garanzia giovani, la misura che punta ad avvicinarli al mondo del lavoro o all'autoimprenditorialitá.
Da questa mattina è in corso a Cagliari una conferenza per fare il punto della situazione dal titolo "Dalla Garanzia per i giovani alla Garanzia per tutti. I servizi del lavoro come diritto". Presente anche l'assessore regionale al Lavoro Virginia Mura.
"Un'occasione importante di confronto con altre realtà territoriali- ha detto l'esponente della giunta Pigliaru- che hanno più o meno gli stessi problemi di disoccupazione giovanile e un alto numero di Neet. Da quello che stiamo sentendo siamo abbastanza avanti nel dare risposte, ma ci sono anche situazioni che non hanno funzionato. Nell'incontro di oggi si stanno sottolineando tutte le eccellenze, alcune delle quali sono state riprese anche a livello nazionale dal Ministro Poletti per assicurare la possibilità di far partire l'autoimprenditorialità giovanile, però vengono anche segnalati i punti di difficoltà e sono proprio questi che a me come assessore interessano di più.
Ad esempio il fatto che ci siano stati più attori istituzionali ha comportato in alcuni casi, soprattutto in partenza, delle difficoltà di interazione. Faccio un esempio per tutti, il pagamento dell'indennità per i tirocini ai giovani, che spettava all'Inps. Lì ci sono state difficoltà di rapporto fra i diversi attori istituzionali. Cose che stiamo superando e sulle quali stiamo lavorando incessantemente".
Nuove iniziative: " Le misure di Garanzia Giovani- ha continuato Mura- inoltre, non sono esaustive per quel target.
Recentemente con tre milioni di euro abbiamo fatto partire con quattro milioni di euro gli IeFP, corsi triennali per ragazzi disoccupati privi di qualifica che in Sardegna non esistevano ancora. Il fenomeno è molto importante, molto pesante, non potremo un lavoro a tutti, ma abbiamo il dovere di dare un diritto al collocamento a queste persone".
L'iniziativa, organizzata dall'Agenzia regionale per il Lavoro, mette a confronto le esperienze di attuazione di Garanzia Giovani in Sardegna con quelle analoghe di altre regioni italiane e di altri stati europei come Spagna e Portogallo. Al centro del dibattito anche il Disegno di Legge regionale che riforma i servizi e le politiche per il lavoro, presentato dalla Giunta regionale e attualmente all'esame dell'organismo consiliare. Una misura che finora ha registrato in Sardegna la partecipazione di circa 36mila giovani tra i 15 e i 29 anni. "Stiamo lavorando tanto- spiega Massimo Temussi, direttore dell'Agenzia del lavoro- per coinvolgere i ragazzi in questo percorso di avvicinamento all'occupazione. Puntando sui tirocini, ma anche su corsi formativi per aiutarli a mettere su una piccola impresa: partiranno a dicembre, dovrebbero coinvolgere inizialmente seicento candidati con la possibilità di arrivare poi anche a mille".