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Oltre tre milioni di euro di debiti, per via di alcune sentenze sugli espropri passate in giudicato, da pagare subito con la messa in vendita degli immobili del Comune. E' stato questo il punto nevralgico del Consiglio comunale di Nuoro in cui l'amministrazione Soddu ha dato conto delle coperture finanziarie per poter far fronte al 'rosso', ossia vendita di immobili che però richiede tempo, nell'attesa quindi si ricorre alle anticipazioni di cassa.
L'opposizione insorge e accusa la maggioranza di non avere "soluzioni per il pesante buco di bilancio". "A poco più di un mese dalla chiusura dell'esercizio finanziario i proventi delle vendite degli immobili ammontano a zero e quei debiti non hanno copertura – denuncia il consigliere di minoranza Pierluigi Saiu – Il bilancio del Comune è al collasso e la situazione non accenna a migliorare".
A Saiu ha risposto l'assessore al Bilancio Raffaellina Denti che ha spiegato: "C'è una sentenza passata in giudicato di oltre 3milioni di euro, il Comune può decidere solo come individuare la copertura della cifra, nient'altro. Noi abbiamo deciso di non contrarre l'ennesimo mutuo, come è stato fatto in passato, da 'caricare' sulle spalle dei cittadini, ma di vendere beni immobili. Siccome le entrate ancora non ci sono, una legge dello Stato ci dà la possibilità di ricorrere all'anticipazione di cassa. E questo stiamo facendo, piuttosto che aumentare le tasse in un periodo così delicato".
"La verità – ha replicato l'esponente dell'opposizione – è che il buco del comune di Nuoro è diventato una voragine: è stato lo stesso assessore Denti nel luglio scorso a denunciare una perdita di 23 milioni. Le responsabilità di questa situazione ricadono sia sulla vecchia che sulla nuova amministrazione, che non sa come fare fronte al problema. Il rischio è di aprire un altro buco perché quel bilancio che oggi sulla carta è in equilibrio, visto che parliamo di previsioni, il primo gennaio, quando le previsioni non varranno più e conteranno solo le entrate effettivamente realizzate, sarà ancora più in rosso".