Il diritto alle pari opportunità dei docenti sardi è affermato e sostenuto dalla Regione nei confronti del Governo, a cui i precari si sono rivolti anche oggi. Lo precisa, in una nota, la Regione.
"Abbiamo in corso interlocuzioni importanti sulle modalità attraverso cui mitigare gli svantaggi che discendono dall'insularità", dichiara l'assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, che con più mezzi, nei giorni scorsi, assieme al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha sollecitato la proroga del termine ultimo fissato dal Governo al 14 agosto e che in questi giorni ha confermato la richiesta di incontro al ministro Stefania Giannini nei tempi più rapidi possibili per dare seguito alle interlocuzioni già avvenute.
"Stiamo studiando azioni da proporre al Governo per riequilibrare i costi e gli scompensi dell'essere isola – prosegue l'assessore-. In questa che è una sacrosanta battaglia di equità sull'insularità andiamo avanti fino in fondo. Ci auguriamo che i docenti incaricati fuori Sardegna possano davvero decidere di prendere servizio nell'isola sino all'estate 2016, qualora destinatari di supplenze annuali, e che il piano straordinario di mobilità territoriale, previsto dalla Legge sulla Buona Scuola, consentirà a tutti i docenti, anche ai neoassunti, di chiedere di cambiare regione dopo un solo anno di incarico, anche nel caso che questo fosse la supplenza nel proprio territorio, di fatto consentendo ai docenti sardi di non doversi mai spostare dalla Sardegna. In ogni caso – conclude Firino – la Sardegna sta investendo moltissimo sulla scuola e sui suoi attori, tra cui proprio i docenti, e continuerà a investire sia proponendo a breve un progetto legislativo sull'istruzione in Sardegna sia facendo valere presso il Governo nazionale tutte le esigenze che il passaggio a un'istruzione di qualità pretende".