È tornato in libertà dopo 8 giorni agli arresti domiciliari Marco Bertolino, il direttore della centrale E.On di Fiumesanto, arrestato dalla guardia di Finanza di Sassari insieme al suo vice, Livio Russo, il 15 aprile scorso nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento doloso e il disastro ambientale provocato dall'impianto.
Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Sassari, Carla Altieri, dopo l'interrogatorio di garanzia di ieri, tre lunghe ore di confronto durante le quali Bertolino avrebbe risposto punto su punto, negando con forza ogni addebito. Soddisfatto per la rimessione in libertà l'avvocato difensore Giuseppe Conti il quale, però, ha attaccato i metodi seguiti dalla Procura per arrivare all'indagato. "Per arrestare il mio assistito – ha sottolineato il legale – lo hanno tirato giù dall'aereo, a volo già chiuso, mentre andava a Roma".
Dopo Marco Bertolino, direttore della centrale E.On di Fiumesanto, è tornato in libertà anche il suo vice, Livio Russo. Entrambi erano ai domiciliari dal 15 aprile scorso nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Sassari sul presunto inquinamento nel golfo dell'Asinara legato all'attività dell'impianto.
La revoca del provvedimento restrittivo per Russo è stata decisa oggi dal Gip Carla Altieri, accogliendo così la richiesta dell'avvocato difensore, Giuseppe Conti. Sulle revoche dei provvedimenti di interdizione per due mesi dalle rispettive cariche, che hanno colpito gli altri indagati – Salvatore Signoriello, amministratore delegato E.On produzione, Paolo Venerucci, direttore generale risorse umane e sviluppo territoriale E.on Italia, e Alessandro Muscas amministratore Litos srl, l'azienda che si era occupata delle analisi sui terreni inquinati – il giudice deciderà nei prossimi giorni.