Potrebbe arrivare già entro i primi di marzo la decisione della Corte d'Appello di Cagliari sulla richiesta di ricusazione del giudice del Tribunale di Oristano Modestino Villani presentata nei giorni scorsi dal presidente di Meris, Doddore Meloni. La richiesta è stata formalizzata dall'avvocato Cristina Puddu, difensore di Meloni, dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza con la quale il giudice Villani, lo scorso dicembre, ha condannato l'indipendentista di Terralba a cinque anni di reclusione per una presunta sottrazione di beni alla procedura fallimentare di una piccola società di trasporti.
A Meloni e al suo avvocato non sono piaciuti, in particolare, alcuni giudizi espressi in maniera netta nelle motivazioni sulla personalità e sugli atteggiamenti processuali di Meloni che farebbero temere "una opinione colpevolista a priori e sarebbero frutto di una sorta di copia e incolla delle motivazioni in una precedente condanna" per il reato di false dichiarazioni sul proprio reddito per accedere al gratuito patrocinio. Nella richiesta di ricusazione Meloni fa riferimento anche a un "sistematico rifiuto da parte del giudice Villani del gratuito patrocinio e del diritto all'uso della lingua sarda nei processi che lo riguardano", diritto peraltro riconosciuto qualche settimana fa dalla Corte di Cassazione.
La richiesta di ricusazione, ha spiegato l'avvocato Puddu, non fermerà comunque i processi in corso davanti al giudice Villani che, però, in caso di accoglimento della richiesta dovrà astenersi dalla stesura della sentenza.