Non ci sarà nessun arretramento sulla specialità sarda che deve essere difesa soprattutto in un momento nel quale viene sottoposta, come per le altre Regioni autonome, ad attacchi che arrivano da oltre Tirreno. Lo ha confermato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, nel tradizionale bilancio annuale dell'assemblea sarda.
"Non dobbiamo dare alcun segnale di cedimento sull'autonomia e dobbiamo difendere i diritti della specialità sarda che nascono da ragioni storico-geografiche e culturali ancora attuali – ha spiegato Ganau – ci troviamo in una situazione paradossale con le Regioni a Statuto ordinario che hanno adeguato i propri statuti alle normative vigenti, ma la difesa di quello sardo sta nella sua formula di legge costituzionale e da qui si deve partire. Si deve ricercare un nuovo patto con lo Stato per ampliare gli ambiti di autonomia a partire dall'esplorazione di quei margini non ancora praticati e contenuto nello Statuto speciale. In questo momento lo si stiamo già facendo con la trattativa portata avanti dal governo Pigliaru e la stessa autorizzazione a non avere il Patto di stabilità è un vantaggio, ma anche una responsabilità grossa".
Se la nuova legge statutaria rappresenta, per Ganau, una delle priorità, non ci si dimentica della riorganizzazione istituzionale e operativa della Sardegna. "Credo che entro il 2015 si debba metter mano alla riforma degli enti locali, che è ancora in discussione, e che deve richiedere la più ampia condivisione possibile anche con i diretti interessati, e poi la legge urbanistica che superi norme vecchie di decenni – ha osservato – ma anche la legge elettorale che notoriamente non va bene e che deve esser immediatamente rifatta. Inoltre serve maggiore attenzione nei rapporti con la Giunta e occorre cercare di coordinarsi al meglio per evitare intasamenti legislativi, utilizzando i tempi prescritti per arrivare ad una migliore elaborazione della proposta".
Regione Ganau: “Nessun passo indietro su autonomia”